le mie storie (77)

le mie storie (77)Mattina presto, Morfeo mi ha accolto tra le sue braccia già da parecchie ore, sono girata, come sempre, quando dormo, sul fianco sinistro, quando Carmine insinua la mano sotto la trapunta, arriva sopra la mia coscia e lentamente tira su la maglia lunga che indosso come pigiama. Lì per lì non mi rendo conto di ciò che sta facendo, quando dormo in genere è difficile svegliarmi; poi dopo avermi accarezzato la natica sinistra, la allarga un po' e mentre lo fa, la punta del suo uccello scivola in mezzo alle mie chiappe fino ad arrivare all'ingresso della mia patata. Apro leggermente gli occhi proprio mentre lui comincia a mettermelo dentro; sento piano piano il suo membro farsi largo nella mia fica, fino ad arrivare in fondo; intanto la sua mano dopo aver attraversato la maglietta arriva fino al seno. Lui comincia a muoversi, io finalmente prendo coscienza che mi sta scopando e comincio lentamente ad ansimare di piacere. Appena se ne accorge, sento i suoi movimenti velocizzarsi dentro di me; scopre il piumone, mi prende dai fianchi e mi mette a pecorina . Il tempo di appoggiarmi con le braccia allo schienale del letto che lui è di nuovo dentro di me con il suo uccello che entra ed esce dalla mia fica. Va in fondo, sempre più in fondo, sento i suoi peli accarezzare le pareti esterne della mia micia. Mi viene dentro e mentre sento il suo sperma riempirmi come sempre, lo seguo nell'orgasmo. Ci diamo il buongiorno reciproco e poi mi chiede di andare ad aprire la finestra che vuole vedermi nuda. Lo accontento, mentre mi alzo tolgo via anche la maglietta lunga e vado a alzare le persiane. Incredibile sorpresa, il mio piccolo giardino è completamente bianco di neve. Lo chiamo, viene vicino a me e tutti e due (nudi) come bambini ci fermiamo ad ammirare la meraviglia della natura. Sono solo le otto del mattino non dobbiamo lavorare, lui si rimette al letto, io vado in bagno a fare una doccia. Prima di entrare nella cabina, allargo la tenda della finestra che anch'essa guarda il giardino. Mentre l'acqua calda scende e rilassa il mio corpo, fuori qualche piccolo fiocco di neve continua a scendere; mentre sono praticamente ipnotizzata a guardare lo spettacolo, mi accorgo che dietro le piante che dovrebbero nascondere la mia casa, c'è la ragazza dell'impresa di pulizia che sta spazzando per terra. È a una ventina di metri da me, inizialmente non credo mi possa vedere, così continuo a sciacquarmi come se nulla fosse; poi noto che le pur muovendo la scopa, resta sempre allo stesso posto, e capisco che il suo sguardo è rivolto proprio a casa mia. Mentre sto per girarmi ed uscire a chiudere la tenda, sento Carmine aprire l'anta scorrevole ed entrare. Neanche il tempo di dirgli che siamo osservati, e le sue mani da dietro mi prendono entrambi i seni, mentre le sue labbra cominciano a leccarmi il collo fino all'orecchio. Sento il suo membro strusciarsi sul mio sedere, mentre i miei occhi incrociano anche se da lontano, gli occhi di lei che è ferma a godersi la scena.A memoria non credo di averlo mai fatto mentre ero osservata (almeno che io sappia); mio fratello anni fa mi confessò che da piccolo qualche volta mi aveva spiato mentre mi cambiavo anche se per la verità non abbiamo mai avuto problemi a vederci nudi. Una volta invece io lo beccai mentre lo faceva con la donna delle pulizie, un'altra con la sua fidanzata dell'epoca. Non mi prendete per guardona, ma furono due circostanze eccezionali. Piuttosto mentre Carmine pian piano mi fa eccitare, la ragazza di fronte contribuisce alla situazione, non so perché ma mi viene in mente nitida, la prima volta in cui per caso, durante un'estate di quasi trent'anni fa (avrò avuto 13 anni non di più), tornata a casa dal mare vidi mio zio con l'uccello in erezione, mentre allargava le gambe della zia per cominciare a fare l'amore. In quell'occasione, si, fui assolutamente guardona, anche perché non avevo mai visto niente del genere.Carmine mi gira, ritorno alla realtà della mia doccia. Mi appoggio alla parete, mi avvinghio con le cosce intorno al suo bacino e cominciamo a farlo di nuovo. giro lo sguardo di lato e lei, con il suo giubbotto blu, è ferma, inchiodata, a guardarci. Lui non si accorge di nulla , continua a muoversi dentro di me mentre l'acqua continua a bagnarci entrambi. Godo prima io, poi lui; mentre siamo abbracciati l'uno dentro l'altro, guardo un'ultima volta fuori e vedo la ragazza che muove il capo in segno di assenso. Usciamo e dopo aver indossato gli accappatoi, mi siedo su di lui e cominciamo ad asciugarci: io la sua testa, lui le mie cosce. Sono questi i momenti in cui mi sento "coppia" con Carmine, le carezze, gli sguardi, gli abbracci che vanno oltre il rapporto fisico. Mi alzo per chiudere la tenda, "lei" non c'è più, in compenso non ho fatto i conti con l'esuberanza ormonale del mio compagno che per la terza volta nel giro di un'oretta mi si avvicina da dietro e dopo avermi slacciato la cintura dell'accappatoio, sposta la parte bassa e comincia a palparmi il culo. Sorpresa tantissimo per questo ennesimo approccio, gli chiedo come mai tutta questa voglia, soprattutto di mattina (cosa mai successa); mi risponde sorridente che non lo sa neanche lui ma che il suo amichetto sembra di nuovo pronto all'azione. Abbasso lo sguardo ed effettivamente fuori dal accappatoio si erge maestoso e duro il suo uccello. Si siede, io mi metto in ginocchio e piano piano vado giù con la testa cercando di farlo andare in gola. Il tentativo non riesce, l'uccello di Carmine è leggermente curvo all'interno, dovrei posizionarmi esattamente al contrario, come in un 69; poco male, glielo succhio con pazienza e avidità, nonostante i miei quarant'anni passati, le mie ginocchia non sembrano accusare il pavimento, anche perché protette dal tappetino di spugna. Appoggio i miei semi sulle sue ginocchia, poi per dare un po' di riposo alle mie labbra, mi sollevo un po' di più e neanche fosse un hot-dogs lo infilo in mezzo ai seni e comincio a salire e scendere. Dopo un po', purtroppo sento la carta d'identità che mi ricorda impietosa di non essere 1 adolescente, lui mi aiuta a alzarmi, si slaccia la cintura e mi fa sedere sopra di lui infilandomelo lentamente. Me lo aggiusto 1 poco dentro, poi le sue mani iniziano ad accompagnare il movimento del mio bacino che sale e scende al ritmo del respiro. Ci muoviamo sempre più veloci, poi mentre sto venendo, inavvertitamente mi esce dalla fica; non riesco a rimetterlo dentro che sborra fuori colandomi sulla mano. Lo aiuto a svuotarsi, neanche fossi la sua badante, lui ride ed eccitatissimo mi ripete di continuare a segarlo. Obbedisco comprensiva e per 1 altra trentina di secondi gli faccio uscire fino all'ultima goccia di seme. Mi sciacquo le mani nel lavandino e gli faccio presente che dovrà pulire lui per terra anche perché ho 1 appuntamento con mia madre. Ci guardiamo più innamorati che mai, torno in camera da letto mi vesto ed esco; lui resta in bagno con il giornale a fare la formazione del fantacalcio.Alla prossima