La puledra domata- cp 1

La puledra domata- cp 1-OK,CI VEDIAMO TRA UN ORA,Fà QUELLO CHE TI HO DETTO-.NON CI POTEVA CREDERE CHE TRA POCO PIù DI SESSANTA MINUTI SI SAREBBE TROVATO DA SOLO CON LEI,FINALMENTE DA SOLO CON LEI,DOPO TUTTI QUEGLI ANNI.LA SUA ULTIMA FRASE DETTA AL TELEFONO ERA STATA SALUTATA CON UN TONO IRONICO DALL'ALTRA PARTE DEL TELEFONO,NON CI FECE CASO E CONTINUò AD IMMAGINARSI QUELLO CHE SAREBBE SUCCESSO DI LI A POCO;MISE IN MOTO E SI AVVIò AL SUO APPUNTAMENTO,TIRANDO VORACEMENTE LA SIGARETTA COME A VOLER DIVORARE IL TEMPO CHE MANCAVA A QUEL FATIDICO APPUNTAMENTO.SAPEVA CHE NON ERA UNA BUONA COSA,SAPEVA CHE AVEVA TUTTO DA PERDERE,SAPEVA CHE IL SUO CUORE NE SAREBBE USCITO A PEZZI.MA ERA IL PREZZO DA PAGARE E BISOGNAVA PAGARLO.ARRIVò AL LUOGO PRESTABILITO,PARCHEGGIò E SI AVVIò CON PASSO INQUIETO VERSO IL CANCELLO D'INGRESSO DELL'ALBERGO:ERA TUTTO VERO.ERA Lì.ENTRò E SBRIGò LE FORMALITà DI RITO ALLA RECEPTION,QUALCUNO LO ATTENDEVA LA CAMERA NUMERO 16.BUSSò 4 VOLTE ALLA PORTA COME D'ACCORDO,QUEGLI INTERMINABILI SECONDI GLI FECERO SOBBALZARE IL CUORE,SEMBRAVA CHE NON APRISSERO MAI,STAVA QUASI PER RIBUSSARE QUANDO LA SERRATURA s**tTò E VENNE INONDATO DAL BUIO DELLA STANZA.UN PROFUMO DI VANIGLIA VENIVA DALL'INTERNO,E COME NEI MIGLIORI FILM HORROR SEMBRAVA CHE LA PORTA SI FOSSE APERTA DA SOLA POI SENTì UN -DAI ENTRA- ERA LA SUA VOCE,E SEMBRAVA UN PO IMBARAZZATA.VARCò LA SOGLIA E MENTRE I SUOI OCCHI SI ABIUAVANO AL BUIO SENTì LA SUA MANO CHE PRENDEVA LA SUA E LO TRASCINAVA ALL'INTERNO.LEI SI VOLTò E ANDò NELLO SPIRAGLIO DI LUCE LASCIATO DALLA LUCE DEL BAGNO,FU ALLORA CHE LA VIDE,DI SPALLE,VESTITA SOLO IN INTIMO COME AVEVA CHIESTO LUI-DOVE VAI?-LE CHIESE-ARRIVO,L'ULTIMO TOCCO E SONO PRONTA--ALLORA MI HAI ASCOLTATO...--TUTTO QUELLO CHE VUOI!-LE RISPOSE.LUI ACCESE LA LUCE,MENTRE SI SEDETTE SU DI UNA POLTRONA,CI AFFONDò SOPRA,LEI USCì DAL BAGNO ED AVEVA ADDOSSO ESATTAMENTE QUELLO CHE LUI GLI AVEVA CHIESTO:UN PERIZOMA NERO RICAMATO,IN CUI ABBONDAVANO I SUOI FIANCHI,UN REGGISENO STRETTISSIMO IN CUI I SENI ENORMI QUASI SCOPPIAVANO E LASCIAVANO VEDERE I CAPEZZOLI TURGIDI,UN PAIO DI TACCHI ALTISSIMI CHE ORA NASCONDEVANO LA NON ELEVATA STATURA,PORTAVA I CAPELLI RACCOLTI IN UNA CODA COME AVEVA CHIESTO,E ALLE ORECCHIE DEI GRANDI CERCHI D'ARGENTO.IL TRUCCO NON L'AVEVA CHIESTO,LA VOLEVA AL NATURALE MA NELLA COMPLETA ESALTAZIONE DELLE SUE FORME.ANCHE GLI OCCHIALI DA VISTAERA SEDUTO E LA GUARDAVA,NON OSAVA PARLARLE,VOLEVA SOLO GODERSI QUELL'IMMAGINE DI LEI CHE ERA SOLO QUELLA CHE LUI AVEVA DESIDERATO.-GIRATI- LE DISSELEI SI GIRò LENTAMENTE METTENDO IN MOSTRA UN CULO ENORME,SODO,RIALZATO DAI TACCHI-BRAVA,FATTI VEDERE-CONTINUò-SEI FANTASTICA-LE DISSE-ALLORA,SONO COME MI VOLEVI?-RISPOSE LEI-ESATTAMENTE-LE RISPOSE.STDRAIATO IN POLTRONA COMINCIò A TOCCARSI IL CAZZO,ERA GIà DURISSIMO E IN PREDA ALLA PIù GRANDE ECCITAZIONE,LEI ERA FERMA DI SPALLE:UN QUADRO.-ORA METTITI A 90 APPOGGIATA A QUEL COMODINO,FORZA,FAMMI VEDERE-LEI OBBEDì SENZA REMORE,SI ABBASSò E MOSTRò ANCORA QUEL CULO ENORME,VENIVA VOGLIA DI PRENDERLO A SCHIAFFI TANTO ERA BIANCO E SODO.DAVANTI A LEI C'ERA UNO SPECCHIO,CHE LASCIAVA VEDERE LA SUA ESPRESSIONE IRONICA E DI SCHERNO,VOLEVA CUOCERLO PER BENE,E VOLEVA VEDERE FINO A CHE PUNTO POTEVA ARRIVARE QUEL RAGAZZO TIMIDO,CHE PERò LE FACEVA DELLE OCCHIATE,ANZI SEMBRAVA SBAVARE QUANDO LA VEDEVASORRISE,E LUI NOTò QUELLA SUA ESPRESSIONE.-ORA MUOVILO,MUOVI I FIANCHI....ALLARGA LE CHIAPPE CON LE MANI,FAMMI VEDERE IL BUCO DEL CULO--SAI CHE SOLO QUì SEI IL MIO PADRONE?-RISPOSE LEI-FAI QUELLO CHE TI DICO,LO SO CHE TI PIACE FARTI COMANDARE-ALLARGò LE CHIAPPE CON LE MANI E IL FILO DEL PERIZOMA SI TESE E COPRì IL BUCO DEL CULO,LE ADERì PERFETTAMENTE AL BUCO,ANZI SEMBRAVA CHE UN POCO FOSSE ENTRATO DENTRO-ALLORA TI PIACCIO PADRONE?-DISSE LEI IRRISORIA-E COME TE LO IMMAGINAVI?LO SO CHE TI PIACE GUARDARMELO-CONTINUò NELLA SUA PROVOCAZIONECONTINUAVA A MUOVERE IL SEDERE DA DESTRA A SINISTRA,LO SCUOTEVA,LO ALLARGAVA CON LE MANI E POI SI PIEGAVA LEGGERMENTE SULLE GINOCCHIA;INFINE SI GIRò E COMINCIò A GUARDARLO DA SOTTO AGLI OCCHIALI CON QUEL SUO SORRISETTO,SAPEVA CHE LO STAVA FACENDO MORIRE;INFINITE VOLTE AVEVA NOTATO QUEL RAGAZZO CON GLI OCCHI FISSI SU DI LEI,AVEVA NOTATO CHE SI FERMAVA A GUARDARE LE SUE LABBRA,OPPURE IL TRIANGOLO DELLA FICA QUANDO SI VEDEVA DAI JEANS.CONTINUAVA A GUARDARLO.LUI ERA IN SILENZIO,COME IPNOTIZZATO SI TOCCAVA IL CAZZO E PENSAVA A QUANTE VOLTE L'AVEVA DESIDERATA,ANZI GLI VENNE IN MENTE LA PRIMA VOLTA CHE L'AVEVA VISTA SEDICI ANNI PRIMA,LUI POCO PIù CHE UN BAMBINO,LEI GIà ADULTA E IN PROCINTO DI SPOSARSI;NON ERA CAMBIATA,QUESTO PENSAVA,PENSAVA CHE UNA DONNA DELLA SUA ETà FOSSE ANCORA COSì INCREDIBILMENTE BONA.QUANDO LEI SI GIRò A GUARDARLO GLI VENNE IN MENTE TUTTE LE VOLTE IN CUI AVEVA DESIDERATO CHE LEI LO GUARDASSE COSì PRIMA DI SBORRARLE IN FACCIA,A TUTTE LE VOLTE CHE SI ERA MASTURBATO PENSANDO A LEI,A TUTTE LE VOLTE CHE ERA SCHIZZATO GUARDANDO UNA SUA FOTO;ED ORA LEI ERA Lì,QUELLA DONNA ALTEZZOSA CHE GUARDAVA CON DISPREZZO CHI NON APPARTENEVA AL SUO RANGO,LEI CHE AVEVA TUTTO SOTTOCONTROLLO NON VOLEVA ALTRO CHE ESSER TRATTATA DA TROIA,E DI ESSER POSSEDUTA SENZA ROMANTICISMO.SI RIDESTò DA QUESTI PENSIERI E SI RITROVò COL CAZZO IN MANO A MASTURBARSI,LA CAPPELLA UMIDA E ROSSA PULSAVA,GLI OCCHI SPALANCATI SU QUELLA DONNA;LUBRIFICò LA CAPPELA CON LA SALIVA E SI ALZò IN PIEDI,FERMO IN MEZZO ALLA STANZA CONTINUAVA A FARE SU E GIù CON LA MANO SUL SUO CAZZO CHE ORMAI SEMBRAVA VOLER GIà SBORRARE-QUANTO TEMPO....-RIUSCì A DIRE-SEIUNA GODURIA,UN PIACERE SOLO A GUARDARTI.-FAMMI TUA-LE RISPOSE LEI-FAMMI SENTIRE IL PORCO CHE è IN TE,MI HAI SEMPRE MANGIATA CON GLI OCCHI,ORA MANGIAMI PER DAVVERO.SONO TUA.-DISSE COL SUO SORRISETTO-OHHH AMORE...-SI AVVICINò A LEI,PRESE FINALMENTE QUEL CULO CON LE MANI,LO STRINSE,LO ALLARGò;RIUSCì FINALMENTE A VEDERE IL BUCO DEL CULO,STRETTO,INTEGRO-TI DESIDERO DA ANNI-DISSESPOSTò IL PERIZOMA E AVVICINò LA CAPPELLA,MENTRE CON L'ALTRA MANO GLI PRESE UNA GUANCIA E LE GIRò LA FACCIA VERSO DI LUI;SI GUARDARONO NEGLI OCCHI NEL MOMENTO ESATTO IN CUI GLI SPINSE IL CAZZO IN CULO.LEI ISPIRò PROFONDAMENTE MENTRE LA CAPPELLA LE PASSAVA L'ANO,BUTTò FUORI L'ARIA RUMOROSAMENTE,CHIUSE GLI OCCHI E RIMASE UN SECONDO FERMA,COME AD ABITUARSI A QUEL DOLORE IMPROVVISO,LO SENTIVA DENTRO CHE GLI BRUCIAVA,POI SCOSSE IL CULO PER FARLO ENTRARE PIù A FONDO;SI GIRò ED ABBASSò LA TESTA,MENTRE COMINCIò AD ANDARE AVANTI E INDIETRO COL CULO,LENTAMENTE...LENTAMENTE-OHHHHHH....-SI LASCIò SCAPPARECONTINUAVA A MUOVERSI LENTAMENTE COL CAZZO IN CULO-BRUCIà....PIANO-CONTINUò LEILUI RIMASE IMMOBILE,CON CAZZO DI MARMO PENETRATO NEL SUO CUO,ERA DENTRO SOLO LA METà E SENTIVA IL CALORE DI LEI SULLA PUNTA DEL SUO CAZZO,GUARDAVA QUEI FIANCHI CHE ANDAVANO AVANTI E INDIETRO A RALLENTATORE,LEI SI SPINSE UN Pò PIù A FONDO;FINALMENTE ALZò LA TESTA E DALLO SPECCHIO VIDE CHE AVEVA GLI OCCHI CHIUSI E SI MORDEVA IL LABBRO INFERIORE-DAI BELLA COMINCIAMO-DISSE LUIINIZIO A DARGLI COLPI SECCHI,ENTRAVA ED USCIVA DAL CULO LENTAMENTE-COSì PIANO-LE RISPOSEFINALMENTE AL QUINTO COLPO SENTì CHE IL CAZZO ERA PENETRATO IN PROFONDITà;LA PRESE PER I FIANCHI E COMINCIò A SBATTERLA PIù VELOCEMENTE,AVANTI E INDIETRO,AVANTI E INDIETRO;DALLO SPECCHIO LA VEDEVA CONTORCERSI DAL DOLORE,ALLARGò LE CHIAPPE CON LE MANI E ORA GUARDAVA IL SUO CAZZONE CONFICCATO NEL BUCO DEL CULO-WOW,TUTTO IN CULO,CI SONO FINALMENTE-DISSELEI FECE UNA SMORFIA CON LA BOCCA,ORA SI SENTIVA APERTA,NON AVEVA COMPRESO BENE IL MECCANISMO CHE GLI ERA s**tTATO IN TESTA E CHE L'AVEVA CONDOTTA IN QUELLA STANZA,QUEL POMERIGGIO,MA LE PIACEVA COSì.COMINCIò AD EMETTERE POCCOLI SUOINI DI GODIMENTO CON LA BOCCA E FINALMENTE SI LASCIò SCAPPARE UN-SIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!--DAI,DAI CHE TI PIACE-DICEVA LUI,MENTRE CON LE MANI ALLARGAVA ANCORA DI PIù LE CHIAPPE-COSì,SEI BRAVISSIMO-LE FACEVA ECO LEI-CHE CULO!MIO DIO CHE CULO!AHHHHH-FECE LUI MENTRE GLIELO AFFONDò TUTTO-MMMMMM-FECE LEILUI SI FERMò SPOSTò LE MANI SULLA SUA VITA E COMINCIò A SBATTERLA A SE VIOLENTEMENTE GLI FACEVANO MALE LE PALLE CHE SBATTEBANO CONTRO LA SUA FICA-AH!AH!AH!AH!-ULULAVA LEI-DAI, FORTE, SBATTIMI--CHI COMANDA ORA?-DISSE LUI ACCIGLIATONON CI FU RISPOSTA,SOLO UNA LINGUA CHE ATTRAVERò TUTTE LE LABBRA DI LEI PER POI TORNARE IN BOCCA-EH?CHI COMANDA?-CONTINUò LUI SBATTENDOLA ANCORA PIù VIOLENTEMENTELE DIEDE UNO SCHIAFFO SULLA CHIAPPA DESTRA,IL SEGNO DELLE CINQUE DITA ROSSE COMPARVE SULLA CANDITE PELLE DI LEI,UN SECONDO SCHIAFFO SULL'ALTRA CHIAPPA,POI UN ALTRO E UN ALTRO ANCORA...MA NIENTE.LEI SOFFRIVA E GODEVA,MA NON PARLAVA!--OH TROIA TI ROMPO IL CULO-DISSE INFINE-TE LO ROMPO,TE LO ROMPO,TE LO ROMPO-LA DONNA ALTEZZOSA E ORGOGLIOSA NON VOLEVA DARGLIELA VINTA,AVEVA SOTTOMESSO IL SUO CORPO,MA ERA ANCORA PRESTO PER DARGLI IL SUO CERVELLOD'IMPROVVISO GLI SOLLEVò LA GAMBA SINISTRA E COMINCIò A POMPARLA COSì,LEI SI GIRò DI s**tTO VERSO DI LUI,AVEVA GLI OCCHI ROSSI,QUASI PIANGEVA;LUI INVECE AVEVA L'ESPRESSIONE INDEMONIATA DI CHI,IN QUELLA SCOPATA STESSE SFOGANDO TANTI PUGNI IN FACCIA PRESI DALLA VITA,GLIELO DAVA ANCORA,E ANCORA SENZA FERMARSI UN ATTIMO.SI GUARDAVANO ORA,LUI FINALMENTE GLI TIRò FUORI LA TETTA DESTRA,E MENTRE CON L'ALTRA MANO GLI SOLLEVAVA LA GAMBA CON L'ALTRA GLI STRIZZò IL CAPEZZOLO,SI AVVICINò ALL'ORECCHIO E LE SUSSURRò-SEI MIA...-LEI ABBASSò LO SGUARDO,NO RISPOSE;LUI COMINCIò A LECCARLE L'ORECCHIO DICENDOGLI LE COSE PIù SPORCHE-PUTTANA!TI PIACE FARTI INCULARE--STA ZITTO- DISSE LEIRIMASERO COSì A GUARDARSI NEGLI OCCHI ALCUNI SECONDI,POI LEI LO BACIò,LE LORO LINGUE SI TOCCAVANO INDEMONIATE,GLI STRINSE ANCORA PIù FORTE IL CAPEZZOLO,POI LO LASCIò,E LA SUA MANO ANDò A STRINGERE LE SUE GUANCIE,GLI MORSE IL LABBRO INFERIORE-è TUTTO TUO STO CAZZO TROIA--AH SI?SOLO MIO?-SI.....-GLI POSò LA GAMBA A TERRA,MISE LE SUA MANI APPOGGIATE ALLE SPALLE E LA CHIAVò CON TUTTA LA VIOLENZA CHE AVEVA IN CORPO-DAI PULEDRA FATTI CAVALCARE,SU,SU--SI..SI..SONO LA TUA TROIA-L'AVEVA DETTO,AVEVA CEDUTO TUTTO A LUI,ERA SUA,IN PREDA AD UN ORGASMO ANALE,NESSUNO L'AVEVA MAI DOMINATA COSì,E PER COSì TANTO TEMPO-è SOLO MIO IL TUO CULO,TE LO APRO IN DUE--OH SIIIIIIIII-ALL'IMPROVVISO LE MISE LE MANI DIETRO AL COLLO E GLI ABBASSò LA TESTA SUL COMODINO,ORA LA SOTTOMETTEVA PER SEMPRE,ORA SI SENTIVA FORTE L'IMBARAZZO CON CUI ERA ENTRATO IN CAMERA ERA SVANITO-DAI,DAI CHE STO PER VENIRE--SONO SFINITA- LE RISPOSE LEICOMINCIò A RALLENTARE I COLPI, VOLEVA PROTARRE QUELLA CHIAVATA FINO ALL'ETERNITà,MA NON ERA PIù TEMPO,AFFERò LA CODA DEI CAPELLI DI LEI,LE ALZò LA TESTA SI GUARDARONO SFINITI NELLO SPECCHIO,LA BATTEVA ANCORA COSì,MENTRE LE TIRAVA I CAPELLI, UNO,DUE TRE COLPI E FINALMENTE ESPLOSE;VENNE NEL SUO CULO,LA INONDò DI SBORRA FINO ALLO STOMACO,SI ABBASSò SU DI LEI E LE DOPOSITò IL SEME NELL'ANO-AHHHHHGGG....AAAAH,VENGO....-LEI RESPIRAVA AFFANNATA,ABBASSò LA TESTA E SENTIVA IL TORACE DI LUI SULLE SUE SPALLEAPPOGGIò LE MANI AL COMODINO SODDISFATTA,IN PACE,RIEMPITA.LUI ANSIMAVA DIETRO DI LEI CON ANCORA IL CAZZO DURO CONFICCATO NEL CULO,MISE LE MANI SULLE SUE E GLI DIEDE UN BACIO SULLA TEMPIA;LEI ALZò LO SGUARDO.ERA MERAVIGLIOSA.FINALMENTE USCì DAL SUO SEDERE CAMMINò ALL'INDIETRO COL CAZZO IN MANO CHE MAN MANO ANDAVA SGONFIANDOSI;SPROFONDò NELLA POLTRONA LI-UHHH-FECE-MIO DIO-LEI RIMASE LI,IMMOBILE,CON LE MANI APPOGGIATE AL COMODINO LO SGUARDO DI NUOVO ABBASSATO E LA SBORRA CHE COMINCIAVA A COLARGLI DAL CULO.